In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore puzzle per bambini.
Il puzzle è un gioco da tavolo il cui scopo è ricostruire una figura frammentata in un numero definito di tessere, che si incastrano tra loro attraverso un sistema di sporgenze e rientranze.
Come Scegliere Puzzle per Bambini
Il primo puzzle fu creato dall’inglese John Spilsbury, incisore e disegnatore di mappe, nel 1767: rappresentava una mappa del mondo e fu realizzato incollando una mappa a un piano di legno per poi ritagliare ogni paese attraverso un seghetto. Il prototipo di puzzle così ottenuto veniva utilizzato come metodo didattico nell’insegnamento della geografia.
L’idea prese piede, e fino al 1820 i puzzle rimasero principalmente strumenti educativi. Nel 1880, quelli che prima venivano chiamati dissezioni (parola con una connotazione non particolarmente positiva nel nostro tempo) presero il nome di puzzle, e venivano tagliati con una sega da traforo. Verso la fine del secolo si diffuse l’uso del compensato. Mentre le illustrazioni venivano incollate o dipinte sulla parte anteriore del legno, i segni di matita che indicavano dove tagliare venivano fatti sul retro. Questi segni di matita si trovano ancora su alcuni dei modelli più antichi.
I puzzle in cartonato furono introdotti alla fine del 1800, ed erano soprattutto per bambini. Bisognerà aspettare il ventesimo secolo perché quelli in cartone vengano realizzati con la pressofusione, un processo nel quale sottili strisce di metallo con estremità appuntite – come in un gigantesco stampo per biscotti – sono piegati in disegni complicati e fissati a una superficie. Lo “stampo” (che si riferisce a questo assemblato di metallo piegato su una superficie), è posizionato in una pressa che viene premuta contro il cartone per tagliarlo.
Perciò, agli inizi del 1900 erano disponibili sia in legno sia in cartone. Quelli in legno erano ancora i più diffusi, poiché i produttori erano convinti che i clienti non sarebbero stati interessati agli economici puzzle in cartone. Ovviamente, una seconda motivazione di produttori e rivenditori era che il guadagno sulla vendita di un modello di legno, che poteva essere venduto per 75 centesimi, era di gran lunga superiore a quello sulla vendita di uno in cartone, che in genere veniva venduto per circa 20 centesimi.
L’età d’oro per i puzzle arrivò negli anni ’20 e negli anni ’30, con compagnie come Chad Valley e Victory nel Regno Unito e Einson-Freeman, Viking e altre negli USA, che ne producevano una grande varietà per soddisfare sia il desiderio di scene sentimentali, sia l’entusiasmo per le nuove tecnologie ferroviarie e, ultimo ma non meno importante, con nuove strategie di marketing.
Una strategia consisteva nel realizzarli in cartone sempre più complessi e difficili, che piacessero sia agli adulti sia ai bambini. Un’altra strada era usarli come premi a scopi pubblicitari. Einson-Freeman di Long Island City, New York intraprese questa strategia nel 1931, regalando dei puzzle con gli spazzolini da denti. Altri lo seguirono, ma la strategia più importante per il loro successo duraturo fu l’introduzione del puzzle settimanale. Questa pratica iniziò negli Stati Uniti nel Settembre 1932 – in piena Depressione – con una produzione iniziale di 12.000 esemplari. Poco dopo, le produzioni salirono a 100.000 e poi 200.000.
A prima vista, potrebbe sembrare strano che un bene non necessario come un puzzle si vendesse così bene durante gli anni della Depressione. Ma l’attrattiva, come ancora oggi, era che offriva molto divertimento per un piccolo prezzo. Il puzzle settimanale poteva essere un’attività individuale o di gruppo, e occupava il tempo libero per ore. E, ovviamente, era riciclabile, poiché una volta completato poteva essere disfatto e passato a un altro membro della famiglia o a un amico. Un’altra cosa da tenere in mente è che gli appassionati durante la Depressione scoprirono ciò che molti stanno riscoprendo oggi – che lavorare su un puzzle è un gran bel modo per ridurre lo stress!
La loro popolarità ha avuto da allora degli alti e bassi. A volte, proprio come i primi modelli, si usano ancora per insegnare la geografia: ad esempio puzzle degli Stati Uniti (il Texas è un pezzo facile da localizzare, mentre trovare il Colorado può essere abbastanza impegnativo). Esistono ancora sia in legno sia in cartone. Offrono ancora tanto divertimento per un piccolo prezzo. I puzzle sono un passatempo, ma sono un passatempo più costruttivo rispetto a programmi televisivi sciocchi (e talvolta volgari) o rispetto ai giochi per computer. E se creano dipendenza, e lo fanno, si tratta di una dipendenza innocua.
Il termine utilizzato nella lingua italiana per indicare questo particolare passatempo deriva dalla denominazione inglese Jigsaw puzzle che unisce i termini Jigsaw, cioè il particolare tipo di seghetto usato originariamente per separare le varie parti, e puzzle, cioè rompicapo. Oggigiorno il supporto di legno è stato sostituito dal supporto di cartone, che consente di abbassare i prezzi e di alleggerire il prodotto.
E’ importantissima la qualità poiché il perfetto incastro di pezzi è una guida importante per distinguere tra due tessere simili e consente inoltre di avere un risultato finale esteticamente migliore. Il numero di tessere e la loro dimensione ne determina la difficoltà: si va dai modelli per bambini di pochi pezzi a puzzle di anche novemila pezzi, solo per veri appassionati.
I soggetti classici sono i paesaggi naturali, ma esistono in commercio infinite varianti a questi tipi soggetti: raffigurazioni storiche, fotografie famose, ritratti di personaggi celebri, riproduzioni di opere d’arte e quanto altro la fantasia vi possa suggerire. Niente di quello che trovate in commercio vi soddisfa? Niente paura, presso qualunque buon fotografo potrete convertire le vostre fotografie più belle in puzzle divertenti per fare regali originali e personalizzati o per divertirvi e poi esporre il risultato del vostro lavoro sulla parete di casa vostra.
Le marche sono tantissime, citerò qui soltanto due aziende famosissime con le quali si può andare sul sicuro per quel che riguarda la qualità: la Clementoni, soprattutto per quel che riguarda i prodotti per bambini, e la Ravensburger, che offre anche un particolare servizio di spedizione di eventuali tessere perse, utilissimo per non rovinarsi la soddisfazione proprio all’ultima tessera. Per la conservazione sono in commercio particolari collanti conservativi da spalmarsi sulla superficie a montaggio ultimato.
Puzzle per Bambini più Venduti
In questa lista segnaliamo i puzzle per bambini più venduti online in questo momento.
Cliccando sui vari prodotti è possibile leggere le opinioni e le recensioni di chi ha provato i prodotti e visualizzare informazioni sulle caratteristiche e sui prezzi.
Ultimo aggiornamento 2023-09-27 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API