In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore tiralatte per le proprie esigenze.
Il tiralatte è uno strumento che permette alla mamma di estrarre il latte dal seno per poi offrirlo al bebè, quando per motivi diversi, non abbia modo di attaccarlo direttamente al capezzolo. Il meccanismo di funzionamento riproduce quanto di più fedelmente possibile quello caratteristico della suzione da parte del neonato: per questo, anche se l’allattamento al seno viene sospeso o interrotto, il suo utilizzo consente di mantenere attiva la produzione di latte da parte della ghiandola mammaria.
Il tiralatte si presenta come un contenitore munito di un imbuto cui fare aderire il capezzolo, una volta messo in funzione esso esercita una pressione che determina l’estroflessione del capezzolo e la conseguente fuoriuscita di latte. In commercio esistono diversi modelli di tiralatte, manuali e elettrici. Entrambi i tipi vengono attivati da un sistema a pompa che può essere attivato manualmente o elettricamente; il latte estratto, poi, viene raccolto in un contenitore sterilizzato. Dopo l’estrazione il latte può essere subito offerto al piccolo nel biberon oppure conservato (in frigorifero o in freezer) e utilizzato in un secondo momento.
Quando Smettere di Allattare
In genere, il bimbo succhia al seno fino all’inizio dello svezzamento, cioè fino al quinto-sesto mese, quando avviene il passaggio graduale da un’alimentazione di solo latte ai primi cibi solidi. Tuttavia, non c’è motivo per interrompere le poppate perché i vantaggi dell’allattamento al seno possono protrarsi fino all’anno di vita e anche oltre.
Occorre sapere, però, che più il bimbo succhia, più il latte nella mamma si riforma perché con la suzione si stimola il seno a continuare a produrre il latte. Introducendo altri alimenti nella dieta, è quindi normale che la produzione di latte rallenti in modo graduale, fino a scomparire del tutto se il seno non viene più stimolato con la suzione.
La scelta di quanto continuare ad allattare dipende dalla mamma, tenendo conto di diversi aspetti, come la ripresa del lavoro o il senso di stanchezza fisica che può avvertire dopo un certo periodo. In ogni caso, quando si decide di smettere, il metodo è semplice: basta evitare di offrire il seno al bebé. Se la ghiandola mammaria non è più stimolata, automaticamente smetterà di produrre latte.
Durante questa fase di passaggio, tuttavia, il seno può essere dolente e quindi può essere necessario togliere con un particolare strumento, il tiralatte, quella minima quantità di latte sufficiente per alleviare il senso di tensione. Nel caso in cui, però, sia necessario interrompere le poppate in maniera più veloce, in genere si prescrivono alla mamma appositi farmaci che bloccano la lattazione.
Vantaggi del Latte Materno
Gli esperti consigliano di nutrire il bimbo con il latte della mamma fino ad almeno i sei mesi di vita. Tutti gli studi scientifici, infatti, sono concordi nell’affermare che il latte materno sia l’alimento più indicato per il neonato, in quanto contiene tutte le sostanze nutritive (grassi, proteine, zuccheri, vitamine e sali minerali) nelle giuste proporzioni per le esigenze di crescita del piccolo ed è facilmente assimilabile dal suo apparato digerente.
Il latte materno, poi, grazie al suo ricco contenuto di anticorpi, cioè fattori di difesa, rafforza il sistema immunitario del bebé, proteggendolo dall’attacco di virus e batteri. È dimostrato, poi, che il bimbo allattato con latte materno è meno soggetto al rischio di allergie, in quanto le sostanze fornitegli abituano il suo organismo ad avere una risposta immunitaria, cioè di difesa, più efficace di fronte agli agenti esterni.
Inoltre, l’allattamento esclusivo al seno permette di prevenire il rischio di obesità nell’età adulta. Ciò sembra essere legato sia al bilanciato apporto di nutrienti presenti nel latte materno sia al fatto di indurre una migliore autoregolazione nell’assunzione del latte da parte del neonato, che si abitua da subito a mangiare solo ciò che gli serve.
L’unicità del latte materno non si esaurisce nella perfetta composizione dei suoi nutrienti, ma si riferisce anche alla straordinaria opportunità di interazioni psicologiche tra la mamma e il bambino che l’atto del nutrire permette.
Benefici dell’Allattamento al Seno per la Mamma
Che l’allattamento al seno si riveli salutare sia per la mamma sia per il piccolo, questo si sa. Forse, però, non tutti conoscono il perché di questi benefici. L’estrazione del latte non è certo un sacrificio da imporsi, ma un’efficace misura di benessere e di prevenzione per la mamma e per il bambino. Vediamone di seguito i principali vantaggi.
Svuotare regolarmente le mammelle aiuta la mamma a mantenere un’elevata produzione di latte e non solo. Infatti assicura al bebè il nutrimento ideale per la sua crescita, diminuendo il rischio di insorgenza di alcune malattie e delle allergie più frequenti con il latte artificiale.
Allattare al seno vuol dire prevenire il rischio di ingorgo mammario e il disagio del gocciolio dei seni, legato alla diminuzione del numero e della frequenza delle poppate. Evita anche disturbi come l’ostruzione dei dotti galattofori e le mastiti, tipici del salto delle poppate e del mancato svuotamento delle mammelle.
Come Funziona il Tiralatte
Il tiralatte permette di estrarre il latte dal seno materno per poi offrirlo al piccolo in tutti i casi in cui, per vari motivi, non sia possibile attaccarlo direttamente al seno. Si tratta di un accessorio di grande aiuto, per esempio se la mamma deve rientrare al lavoro o se compare qualche disturbo specifico, come l’ingorgo mammario.
Il tiralatte si usa attaccando al seno una sorta di coppa, di solito in silicone, che massaggia la mammella e imita la suzione del bebé. Nei modelli manuali occorre premere la leva per provocare la fuoriuscita del latte dal capezzolo, mentre nel tiralatte elettrico questa operazione è automatica, poiché vi è un dispositivo a batteria. I tiralatte sono predisposti per raccogliere direttamente il latte nel biberon oppure in sacchetti sterilizzati.
Il latte materno può essere conservato poi in frigorifero o in freezer. In questo modo, il bebé avrà sempre a disposizione il latte della mamma per la poppata. Qussto accessorio stimola la produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie, perché simula il movimento di suzione del bimbo.
Se la mamma non può allattare al seno, può usare il tiralatte quando lo desidera. L’ideale è ogni tre-quattro ore, per mantenere costante l’attività delle ghiandole mammarie. In genere, è meglio spremere il latte da entrambe i seni, per svuotarli correttamente.
Tiralatte Manuale e Tiralatte Elettrico
A seconda delle proprie esigenze, la neomamma può scegliere entro un’ampia offerta di modelli di tiralatte. Le tipologie principali sono tre.
Tiralatte Manuale
Comprendono i modelli a pompa, funzionano tramite una maniglia da azionare manualmente, e a siringa, da utilizzare facendo scorrere un cilindro su un pistone. Sono quelli più economici silenziosi e semplici da usare. Sono indicati quando non si debbano estrarre grosse quantità di latte, considerato che l’aspirazione risulta piuttosto impegnativa. Il prezzo può variare dai 20 ai 50 euro.
Tiralatte Elettrico di Piccole Dimensioni
Anche questi sono modelli pratici e facilmente trasportabili. In genere funzionano a batteria o con un trasformatore. Sono comodi per un uso frequente e consentono di estrarre il latte più velocemente. Il loro costo medio è di 100 euro. I tiralatte più avanzati presentano meccanismi di aspirazione più o meno potenti, in modo da adattarsi a tipi di allattamento diversi. Alcuni sono anche dotati di morbidi cuscinetti che stimolano la zona esterna al capezzolo, per favorire la fuoriuscita del latte. Ovviamente tutti i tiralatte sono smontabili, e meno pezzi hanno, più semplice risulta essere la pulizia.
Tiralatte Elettrico di Grande Dimensioni
Sono modelli professionali o semi professionali consigliati quando occorre estrarre grandi quantità di latte, come nel caso di gemelli. Dato il loro costo elevato è consigliabile noleggiarli presso farmacie o negozi specializzati.
Conservazione del Latte Materno
Il latte materno si può spremere e conservare, senza intaccarne il valore nutritivo e la sicurezza igienica.
Ogni mamma deve provare e poi proseguire con il metodo preferito. Le possibilità sono due, la spremitura manuale o con il tiralatte. La spremitura manuale non ha controindicazioni. È molto semplice. Anzitutto, occorre qualche minuto di pazienza, perché il latte non sgorga subito.
Prima, occorre stimolare il capezzolo, per avviare il riflesso ossitocinico e favorirne la fuoriuscita. In alternativa, si può usare il tiralatte, manuale o elettrico. Quello elettrico ha il vantaggio della praticità, ma è più ingombrante. Maneggevole il tipo a siringa, che si può infilare facilmente in borsa ed esercita comunque una spremitura efficace.
Poi, c’è quello a pompa. Usufruire quotidianamente delle ore di permesso previste dalla legge (frazionate o cumulate, in accordo con il datore di lavoro) permette di tornare a casa per le poppate, oppure di accorciare sensibilmente l’orario di lavoro. In ogni caso, ci si può estrarre il latte senza problemi con il tiralatte.
Il tiralatte si può utilizzare in qualunque momento della giornata, senza avere alcun timore di esaurire le “scorte” della mammella, ma anzi nella certezza che il suo impiego incrementerà l’attività della ghiandola mammaria.
Il tiralatte più pratico per un utilizzo protratto è quello elettrico, che richiede solo di essere applicato al seno. Per quanto riguarda la conservazione dei latte, è consigliabile usare gli specifici contenitori in plastica con il coperchio: prima di utilizzarli vanno sterilizzati oppure lavati con acqua calda e sapone e sciacquati sotto acqua corrente.
Ogni contenitore, che può essere usato direttamente con il tiralatte, va riempito con la quantità di latte necessaria a una poppata e poi chiuso. Il latte materno può essere conservato per un massimo di otto ore a temperatura ambiente e per un massimo di 24-48 ore in frigorifero. Se si desidera conservarlo per periodi più lunghi si può riporre nel freezer, dove può rimanere per un massimo di tre mesi.
Va poi scongelato nel frigo o in una ciotola di acqua fredda, ma è sconsigliabile scongelarlo a temperatura ambiente o in modo brusco. Per scaldarlo si deve ricorrere al metodo a bagnomaria: il contenitore va cioè posto in un pentolino di acqua calda. Una volta scaldato, il latte non è più conservabile, quindi gli eventuali avanzi devono essere gettati.
Quando Utilizzare il Tiralatte
L’utilizzo del tiralatte è imposto in alcune situazioni diciamo d’emergenza per cause esterne ma anche per problemi legati al seno. Vediamo qui di seguito quando si ricorre di solito al suo utilizzo:
Il modo migliore e più pratico per dare il latte materno a un bambino è senz’altro quello di attaccarlo direttamente al seno affinché possa assumere il prezioso alimento dalla ‘fonte” ma se all’inizio dell’allattamento il piccolo non riesce a succhiare bene, può essere utile aiutarsi con un tiralatte per svuotare il seno e offrire il latte al bebè con il biberon. In questo modo, poi, si stimola la produzione di nuovo latte. Il latte estratto può essere dato subito al piccolo oppure conservato in frigorifero (per 24 ore al massimo) o in freezer.
Talvolta, è necessario ricorrere all’utilizzo di latte materno spremuto, in modo particolare quando il piccolo non riesce a esercitare una suzione efficiente, in quanto non ha la forza di attaccarsi al seno o non è in grado di coordinare i movimenti di suzione e deglutizione.. È il caso dei bambini di basso peso, vuoi perché nati prima del termine (nati prima della 36a settimana) o per un ritardo di accrescimento in utero. Per quelli, comunque, che soffrono di patologie o disturbi particolari. La spremitura, che può essere manuale o meccanica, richiede l’uso di tiralatte manuali oppure elettrici. Questi ultimi sono particolarmente efficienti e vale la pena di ricorrervi soprattutto quando l’esigenza di fornire il latte così al proprio figlio si protragga.
La neomamma deve tornare a lavarare. In questo caso può estrarre il latte e preparare le scorte necessarie al bambino ricorrendo al tiralatte. Soprattutto all’inizio, sarebbe consigliabile portare questa strumento in ufficio: non potendo allattare il piccolo con i ritmi dei mesi precedenti, dopo qualche ora di “inattività” il seno tende a gonfiarsi e a divenire dolente e svuotarlo può alleviare questo disagio. Il tiralatte può essere utile anche se la mamma rientra presto al lavoro, ma non vuole rinunciare a offrire il suo latte al piccolo. In questo modo, può estrarre il latte e fare delle scorte monodose che si possono conservare in frigorifero o in freezer, per offrirlo al bebé in sua assenza con il biberon.
Le trasformazioni che il seno va subendo in funzione dell’allattamento e la stimolazione del capezzolo esercitata dal neonato, tendono a favorire la comparsa di alcuni disturbi che potrebbero rendere necessario, almeno temporaneamente, il ricorso al tiralatte.
Utilizzo del Tiralatte per la Mamma che Deve Tornare a Lavoro
Risulta essere una domanda che, prima o poi, tutte le mamme che riprendono l’attività lavorativa dopo la nascita del loro bambino si pongono, capire se è proprio vero che le poppate al seno sono inconciliabili con la professione.
Le neomamme avrebbero tutto il diritto di ricevere un’informazione adeguata su questo punto e di essere rassicurate. Dare il proprio latte a un figlio e, nello stesso periodo, recarsi a lavoro, non è sicuramente impossibile. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato il contrario. Tanto che le mamme impegnate su questo duplice fronte si dichiarano, oltre che molto soddisfatte, pronte a rifarlo anche nell’eventualità di una seconda gravidanza.
Tornare a lavoro dopo qualche mese di allattamento porta quasi sempre ad un senso di disorientamento, non solo per un nuovo ritmo scandagliato da nuovi orari ma anche a livello psicologico. Distaccarsi dal proprio bimbo senza sensi di colpa non è facile, ancor di più lo è dover affidarlo ad un’altra persona che si prenda cura di lui. Dopo qualche mese a stretto contatto, ogni mamma ha imparato a riconoscere le esigenze di suo figlio e vive in perfetta sintonia con lui. Ecco perché spezzare l’intesa può suscitare un certo disagio e qualche senso di colpa.
Anche se si è tornate in ufficio meglio non abbandonare l’abitudine di offrire il seno al proprio piccolo prima di recarsi a lavoro e al vostro rientro in modo da sentirsi sollevate dai sensi di colpa, riaffermare la propria capacità di essere “mamme” e magari anche un modo in più per rilassarsi e distaccarsi da tanto stress accumulato grazie ad un piccolo gesto d’amore. C’è anche tanto orgoglio in questo gesto: il bambino crescerà forte e sano grazie al vostro latte naturale, una vera protezione contro le malattie.
Alcune donne riprendono a lavorare, per necessità o per scelta, già allo scadere dell’astensione obbligatoria per maternità, alla fine del terzo mese di vita del bambino. Ma la maggioranza sceglie di posticipare il distacco almeno al sesto mese. In ogni caso, la legge tutela i diritti delle neomamme, garantendo permessi giornalieri proprio per l’allattamento.
Proprio in questa direzione va una legge del 2000, o dell’astensione flessibile per maternità, che consente di posticipare il congedo fino a un mese prima del parto (sempreché le condizioni di salute della gestante lo consentano), per poi rimettersi in dritta recuperando recuperare i giorni lavorativi dopo la nascita del bebé. D’altronde, oggi i pedagogisti sono concordi nel considerare la relazione che si instaura tra mamma e bambino nei primi mesi di vita molto importante per un giusto equilibrio sia per uno che per l’altra.
Più in anticipo viene fatto questo distacco, più cresce la probabilità che la neomamma si senta in uno stato di crisi. Questo vale anche per quelle donne molto orientare alla carriera come le donne manager, che risentono ancor di più di quell’eterno conflitto tra carriera e la professione di essere mamme. Tanto che, alla fine, sono le ragioni del bambino a prevalere, nonostante il proposito di molte durante l’attesa di trovare al più presto una babysitter..
Se, come avviene spesso, la mamma riprende a lavorare dopo il sesto mese (età ideale per iniziare lo svezzamento), il piccolo può prendere il suo latte prima che lei esca, poi fare la pappa a mezzogiorno e una poppata al suo rientro. Se la mamma riprende il lavoro già all’inizio del quarto mese di vita del bimbo, età in cui l’allattamento dovrebbe ancora essere “esclusivo”, occorre garantirgli il nutrimento necessario anche in sua assenza, imparando a togliersi il latte e a farne scorta attraverso uno strumento utile chiamato tiralatte.
I Timori da Superare
Alcuni ostacoli, naturalmente, ci sono. Ma non devi preoccuparti.
Vediamo quali sono le maggiori difficoltà che si incontrano in questo delicato passaggio. La stanchezza, la rigidità degli orari oppure la probabile diminuzione del latte prodotto? Un pò tutte queste cose assieme: il problema principale è il distacco dal bimbo e la delega di responsabilità a un’altra persona, che non sempre gode subito della piena e incondizionata fiducia della mamma.
Insomma, c’è un’ansia di fondo, che è soprattutto legata alla prima, vera separazione, ma che poi investe anche altri aspetti. C’è la paura, inevitabile, che il latte diminuisca. Il timore di non farcela a continuare. L’angoscia che il bambino non riesca a prendere tutto il nutrimento che gli serve per crescere.
Il latte può diminuire. Questa eventualità è possibile e dipende dal calo di frequenza delle poppate ma la soluzione è a portata di mano, innanzitutto occorre, una volta rientrate a casa, tenere il piccolo attaccato al seno il più possibile. Sarebbe opportuno, comunque, cercare di togliersi il latte con il tiralatte più spesso anche durante l’orario d’ufficio.
L’offerta del seno è un gesto d’affetto che va ben oltre la necessità pratica di nutrire il piccolo. Insomma, è una piacevole vicinanza, fatta di coccole, di intimità, di contatto di pelle.
Prezzi Tiralatte
Le marche di tiralatte più famose sono due, Philips Avent e Medela. Tuttavia anche i modelli propositi da altre marche come la Chicco o Prenatal sono validi e affidabili. Proprio Chicco propone, fra i tanti, un tiralatte elettrico Allattasicuro che permette di estrarre il latte senza sforzo con lo stesso ritmo fisiologico adottato dal bambino durante l’allattamento al seno.
L’intensità di estrazione è regolabile. Il costo del tiralatte Chicco elettrico è di circa 150,00 euro. Invece Prenatal presenta un mini tiralatte elettrico che estrae il latte dal seno in modo veloce e delicato, offrendo subito benessere al seno della mamma.
Seguendo le indicazioni messe a disposizione in questa guida è possibile scegliere il migliore tiralatte per le proprie esigenze in modo semplice e veloce.
Migliori Tiralatte
- Swing è il tiralatte elettrico singolo di Medela più piccolo e leggero dotato di tecnologia 2-Phase Expression. Posiziona il tiralatte Swing sopra un tavolo, attaccalo con la clip alla tasca o alla cintura oppure appendilo con la tracolla al collo o alla spalla per averlo nella posizione che ritieni più comoda e pratica.
- Efficiente e comodo: un motore piccolo e potente
- Piccolo, compatto e leggero: entra in una borsa e può funzionare a batteria
- Può essere usato insieme alle bottiglie Medela e con le sacche per la conservazione del latte Medela per il tuo latte materno
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- Il Tiralatte Manuale Natural Feeling è un valido aiuto per prolungare il più possibile l’allattamento al seno, offrendo un flusso di latte naturale e continuo. Testato e approvato sia dalle mamme che dalle ostetriche esperte in tema di allattamento. Il Tiralatte Manuale Natural Feeling è stato progettato per unire insieme delicatezza, efficacia, comfort e praticità al fine di rendere l’estrazione del latte materno semplice ed il più possibile confortevole.
- Il morbido silicone e la speciale finitura della campana sono stati studiati per assicurare un contatto soffice e delicato sulla pelle del seno. La campana aderisce perfettamente al seno.
- L’innovativa tecnologia della maniglia rende l’estrazione del latte ancora più facile, assicurando un flusso naturale e continuo. Il design favorisce una posizione rilassata e confortevole durante l’estrazione.
- Il design compatto ed ergonomico consente una presa facile ed un minor affaticamento della mano durante l’estrazione. L’attivazione manuale permette di regolare la forza di estrazione in base alle proprie esigenze, aumentando o diminuendo la pressione sulla maniglia.
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- Il tiralatte manuale singolo di Medela è concepito per le mamme che allattano quasi sempre al seno. Risulta essere ideale in viaggio o come riserva per il tiralatte elettrico. Le mamme che intendono allattare sempre al seno possono sottovalutare l’importanza di disporre di un piccolo tiralatte, ma averne uno leggero e compatto si rivelerà necessario. Questo tiralatte è raccomandato in particolare per le mamme che viaggiano: da utilizzare sia come riserva di un tiralatte elettrico doppio, sia da solo se non si estrae frequentemente il latte.
- Il design ergonomico di Harmony Medela è intuitivo e lo rende facile da usare. Si smonta e si pulisce molto facilmente. La maniglia sul tiralatte manuale Harmony Medela è stata concepita per ruotare, così potrai sempre trovare l’angolazione migliore per estrarre il latte senza dover tenere le braccia in posizione scomoda. La maniglia è ricoperta di una gomma morbida piacevole al tatto che semplifica l’estrazione manuale e aiuta il tiralatte a funzionare silenziosamente.
- La tecnologia 2-Phase significa semplicemente che per stimolare l’eiezione del latte (ovvero l’avvio del flusso), l’estrazione inizia con il lato più corto della maniglia, che attiva un ciclo di suzione più rapido e simile a quello di un bambino che ha fame. Quando il latte comincia a fluire, passerai alla parte più lunga della maniglia, attivando un ciclo di suzione più lento che durerà per l’estrazione del resto del latte.
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- Il tiralatte ha un design ottimo, grazie al quale il tuo latte confluirà direttamente nel biberon, anche quando sei seduta diritta. Potrai sederti in maniera più confortevole durante l’estrazione del latte: non dovrai chinarti in avanti per assicurarti che tutto il latte confluisca nella bottiglia. Stare seduti in una posizione comoda aiuta l’estrazione del latte.
- Una volta acceso, il tiralatte si avvia automaticamente in modalità di stimolazione delicata. In seguito, puoi scegliere tra 3 impostazioni di stimolazione per rendere più confortevole l’estrazione del latte
- Il cuscinetto massaggiante ha una nuova texture morbida vellutata che dona una sensazione di calore sulla pelle per una stimolazione delicata del flusso di latte. L’ottimo cuscinetto con petali per il massaggio è progettato per riprodurre delicatamente la suzione del tuo bambino e far fluire il latte in modo delicato.
- L’ampia tettarella sagomata come il seno materno consente un allattamento simile a quello al seno e aiuta il tuo bambino a combinare l’allattamento al seno con quello al biberon.
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Tiralatte più Venduti Online
In questa lista segnaliamo i tiralatte più venduti online in questo momento.
Cliccando sui vari prodotti è possibile leggere le opinioni e le recensioni di chi ha provato i prodotti e visualizzare informazioni sulle caratteristiche e sui prezzi.
Ultimo aggiornamento 2023-09-25 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API